Il geoeliocentrismo ‘assoluto’ di Giovanni Battista Riccioli tra Galileo, Kepler e Newton
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dalle 17:00 alle 19:00
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L’Accademia delle Scienze di Ferrara in collaborazione con Il Dipartimento di Matematica e Informatica ha organizzato la seduta accademica con la conferenza della prof. Flavia Marcacci, della Pontificia Università Lateranense su:
Il geoeliocentrismo ‘assoluto’ di Giovanni Battista Riccioli tra Galileo, Kepler e Newton
Giambattista Riccioli, originario di Bondeno, è stato un matematico e un astronomo della prima metà del Seicento, autore di una celebre opera in due volumi: Almagestum Novum, in cui sono messi a confronto i diversi sistemi cosmologici, tolemaico, copernicano e ticonico, e ne viene proposto uno nuovo.
La figura e l'opera di Riccioli, che ebbero nel suo secolo fama internazionale, sono state oggetto di studi recenti tra cui i volumi:
M.T. Borgato (ed.), Giambattista Riccioli e il merito scientifico dei gesuiti nell'età barocca (Olschki 2002).
C. M. Graney, Setting Aside All Authority: Giovanni Battista Riccioli and the Science Against Copernicus in the Age of Galileo (Notre Dame Univ. Press, 2015)
F. Marcacci, Cieli in contraddizione. Giovanni Battista Riccioli e il terzo sistema del mondo (Aguaplano 2018).
La prof. Flavia Marcacci analizzerà il sistema cosmologico di Riccioli, con le sue motivazioni astronomiche e filosofiche.
Abstract:
“Con lo sviluppo in serie di Fourier ogni curva è riconducibile a funzioni circolari. Tolomeo aveva avuto dunque ragione spiegando il cielo con circoli eccentrici, epicicli ed equanti? Non dopo l’introduzione del telescopio, che aveva fornito dati incontrovertibili: il sistema geocentrico non poteva funzionare.
Alcuni astronomi provarono a verificare il sistema geoeliocentrico di Tycho Brahe con il nuovo strumento scoprendo che poteva funzionare, il ferrarese Giovanni Battista Riccioli elaborò un’originale variante di questo sistema del mondo intermedio, inventando il metodo a epic-epicyclos e riformulando le leggi di Kepler. Gli mancava di rilevare la parallasse ma sapeva che gli strumenti del tempo erano troppo deboli: eppure giudicava la sua ipotesi di mondo absoluta, la migliore in circolazione. Un caso interessante di sottodeterminazione di una teoria, abilità matematica e sperimentale o incapacità di adattarsi alle novità del secolo?”
La conferenza, di particolare interesse per docenti, studenti, e per tutti i cultori di scienza e storia della scienza, è aperta a tutta la cittadinanza.